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10 06 2013 | Rimini | Assemblea Ance, Pesaresi: Per 'rigenerare' e' necessario che il comune si dia una mossa con psc e rue

Lunedì, 10 Giugno 2013

neroRimini | Assemblea Ance, Pesaresi: Passiamo alla rigenerazione, ma il comune si dia una mossa con psc e rue

 

“Passiamo pure alla rigenerazione urbana, agli adeguamenti, alle politiche energetiche per diminuire i consumi e a quelli per diminuire il rischio sismico. Dobbiamo però constatare che in campo di rigenerazioni urbane mancano ancora le norme che consentano di operare (psc e rue)”, è questo in sintesi il succo del discorso pronunciato oggi a Rimini dal presidente provinciale di Ance, Ulisse Pesaresi, in occasione dell’assemblea annuale dei costruttori edili.

 
La crisi continua a mordere, i numeri forniti oggi parlano chiaro. “Bisogna fare in fretta. Non c’è più tempo da perdere”, incalza il presidente. “Chiediamo un reale sostegno all’economia per dare una boccata di ossigeno alle imprese che a loro volta, potranno continuare a garantire l’occupazione”.
Secondo Pesaresi, a livello locale, se “il Masterplan è un approccio condivisibile e chiediamo che al più presto possa essere attuabile”, tuttavia “psc e rue del Comune di Rimini devono essere approvati in tempi rapidi”. Cioè, “il Comune di Rimini deve fare un focus sulla ‘rigenerazione’ al fine di renderla attuabile grazie agli strumenti e agli incentivi che il Comune inserirà nelle procedure attuative degli strumenti urbanistici”.


Continua poi ad essere necessaria secondo Ance la soluzione del problema della tempistica dei piani attuativi, permessi a costruire, sismica, eccetera, così come necessario è sburocratizzare gli apparati comunali, provinciali e semplificare le norme urbanistiche ed edilizie nell’ottica di favorire la rigenerazione urbana. Ance per uscire dalla crisi chiede anche un piano di housing sociale, la riduzione degli oneri oneri (monetizzazioni ecc..) in capo all’edilizia, di dare fondo alle poche risorse economiche pubbliche esistenti indirizzandole alla manutenzione, di pressare le aziende di servizio perché investano sul territorio, di sostenere l’avvio di un programma di ammodernamento del comparto alberghiero e del nostro sistema fognario tramite partnership con i privati e soprattutto di pagare i crediti delle imprese superando il patto di stabilità e applicando la legge recentemente approvata.


Tutto questo sarà possibile secondo Pesaresi superando “il blocco dovuto all’accavallarsi delle salvaguardie e adozioni degli strumenti urbanistici. Le imprese vogliono essere messe in condizione di lavorare. Se si deve contenere il nuovo consumo di territorio, noi siamo d’accordo. Dobbiamo però rilevare che non è certo la riduzione degli indici sulle aree di intervento la strada per ottenere questo obbiettivo”, dice poi Pesaresi in relazione alla delibera voluta dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi che ha tagliato le potenzialità edificatorie del vecchio prg.
Basta comunque ricordare che se di comportamenti non lungimiranti si tratta, la responsabilità va ricercata nelle pianificazioni poco chiare e spesso vittime di burocrazie assurde. Affinché le imprese non chiudano occorre creare per loro lavoro da subito e il lavoro alle imprese si può dare in due modi: o permettendo di investire per iniziative private, oppure aumentando le opere pubbliche”.


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